Allarme Processionarie!
Riconoscere una processionaria e riuscire a distinguerla da altri lepidotteri è il primo passo per sapere come effettuare una disinfestazione processionarie. La Thaumetopoea pityocampa, nome scientifico della più comune processionaria del pino, è un lepidottero che appartiene alla grande famiglia Notodontidae, molto presente in tutta Europa principalmente.
Nonostante le proprie fasi evolutive siano 4 ed identiche a tutti gli altri soggetti della famiglia, la processionaria si distingue dagli altri lepidotteri presenti in Italia per la tossicità del proprio pelo.
Questa specie viene considerata altamente pericolosa, principalmente per il fogliame dei pini (dai quali prende il nome comune) ed in secondo luogo per l’uomo e gli animali a causa della propria peluria urticante che ne ricopre l’intero corpo.
Quando scende la processionaria?
Il picco di attività maggiore delle processionarie è registrato ogni anno durante la primavera, periodo nel quale possono essere facilmente avvistate nella loro forma larvale. Questi piccoli bruchi compaiono durante le prime giornate calde di marzo ed iniziano a nutrirsi del fogliame che incontrano. Questa attività dura fino a maggio quando le larve vanno sotto terra e si preparano a diventare crisalidi.
La vera pericolosità, sia per l’uomo che per gli animali, si verifica durante il loro stadio larvale.
Dermatite da processionaria sull’uomo
La pericolosità delle processionarie è interamente da attribuire al corpo delle larve di queste ultime che è interamente ricoperto di minuscoli peli urticanti a forma di uncino; questi vengono innanzitutto espulsi nell’aria dal lepidottero oppure utilizzati come difesa tramite contatto diretto. Se un animale entra a contatto con questi peli incorrerà in forti irritazioni cutanee, alle mucose, agli occhi ed alle vie respiratorie, specialmente se il soggetto è fortemente sensibile. All’interno di questi peli urticanti è presente una sostanza che in poco tempo porterà dermatite, edema, prurito e bruciore, vesciche e bolle.
Nel caso doveste entrare a contatto con la peluria della processionaria bisogna necessariamente sciacquare per bene la zona colpita e correre al pronto soccorso.
Sintomi processionaria nel cane e nel gatto
Come abbiamo letto sopra, la processionaria risulta essere molto pericolosa sia per l’uomo che per gli animali, in particolare per i compagni domestici come gatti e cani, e per i cavalli. Tutti e 3 possono facilmente entrare a contatto con i peli della processionaria ma avranno delle conseguenze differenti, in base alla loro stazza corporea.
Quasi nella totalità dei casi di inalazione dei peli da parte dei cani i sintomi che si presenteranno sono gravi. Il primo campanello d’allarme è un improvviso aumento di salivazione che dipende dall’infiammazione in corso sia interna che esterna. Questo processo è degenerativo e non cesserà da solo, peggiorando ad ogni minuto che passa.
La morte dell’animale sarà per soffocamento in seguito ad uno spropositato rigonfiamento della lingua.
Quando i peli del bruco entrano in contatto con la lingua del cane o del gatto, provocano l’imminente distruzione del tessuto cellulare: il danno subito potrebbe essere così grave da arriva a veri e propri processi di necrosi con la conseguente perdita di parti della lingua.
Altri possibili sintomi da non sottovalutare sono: la perdita di vitalità nell’animale che si sentirà sempre affannato, febbre, diminuzione dell’appetito, vomito e diarrea, in alcuni casi emorragica.
Hai problemi con le processionarie?
Contattaci per avere un intervento di disinfestazione processionarie Roma al più presto oppure scegli il metodo di lotta alle processionarie ecologico Procerex!
